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Pensieri su Death Note Netflix film 2017 live action remake americano

Ok. So che questo articolo genererà molto flame, ma volevo esprimere la mia opinione.
Quando ho finito di vedere il drama di Death Note 2015, (che a proposito è molto bello, vedetelo, se non siete troppo schizzinosi nell'accettare alcuni cambiamenti) era stato annunciato nei titoli di coda che nel 2016 sarebbe uscito il film sequel della trilogia cinematografica di Death Note 2006, questa volta con ben sei Death Note, e non vedevo l'ora che uscisse. Poco dopo lessi la notizia che una produzione americana aveva ingaggiato Nat Wolff come protagonista per la loro versione di Death Note. Pensai all'inizio preoccupato che si trattasse dello stesso film, ma notizie e trailer successivi mi fecero capire che si trattavano di due film differenti e che quest'ultima sarebbe uscita invece nel 2017.
Cercando su Google i film di Adam Wingard, dopo che scoprii che era a regia del film, ho sentito un irrefrenabile bisogno di correre a chiamare Yotobi per chiedergli di fare una recensione sul film. Si è salvato la carriera solo perché Yotobi ha smesso di fare recensioni. Sigh.
Essendo un grande fan di Death Note e avendo visto e letto tutto ciò che c'è d'esistente su di esso (anime, manga, libri spin-off, speciali oneshot, drama, film, musical...Ah, c'è un musical, lo sapevate? Anzi, due musical) dovrei essere molto critico e scettico verso questa versione americana, e solo l'idea di vedere l'opera rovinata dovrebbe ripugnarmi. E invece no, o meglio, all'inizio sì, ma presto la mia diffidenza è diventata curiosità, e ho cominciato ad apprezzare la diversità e l'innovazione di questo film, e ora vi spiegherò il perché.
Nat Wolff, che nel mio cuore rimarrà sempre per The Naked Brothers Band, è stato il primo ad essere annunciato come il protagonista del film. All'inizio speravo che interpretasse semplicemente il ruolo di protagonista del film americano di Death Note e non quello di Light, ma quando è stato confermato la sua parte, ho dovuto rassegnarmi, ma ok.
A proposito, uno YouTuber americano di origini asiatiche, Edward Zo, si è lamentato apertamente in un suo video sul whitewashing nell'industria di Hollywood avendo fatto un'audizione al ruolo di Light Yagami che gli è stato rifiutato e offerto invece a Nat Wolff. Ora, è vero che il cinema americano è solito adoperare il lavaggio alla candeggina quando si tratta di trasposizioni cinematografiche dei suoi personaggi, ma personalmente penso che si è trattato anche del fatto che Ed hai un aspetto troppo da cantante k-pop. Non ti sei mai chiesto se ti hanno rifiutato perché magari fai schifo per il ruolo?


Tornando a Nat, egli non interpreterà il ruolo di Light Yagami, ma quello di Light Turner. Turner. Ma davvero? Perché un cognome che mi deve far pensare a Timmy Turner? Dove hai preso quel Death Note? Su internet! Non potevano scegliere un qualsiasi altro cognome, che ne so, quello di Nat, Wolff. Immaginate come sarebbe stato figo Light Wolff. Yagami, che significa "dio della notte" in giapponese, poteva almeno essere sostituito da "lupo" invece che da "giratore". Ma ci dobbiamo accontentare di Turner. Dobbiamo riconoscere a loro la decenza di aver cambiato il nome in qualcosa di credibile per un americano, almeno non sono arrivati al livello di Dragonball Evolution con un Goku come un liceale degli states.
Ero molto scettico ad avere Nat come Light, anche perché le sue interpretazioni finora sono stati di personaggi abbastanza simili tra loro e ho avuto paura che non sarebbe stato all'altezza del personaggio. Cercando foto di Nat ho faticato a trovare facce dove mostrasse delle emozioni. Perfetto per uno monoespressivo come Light!
Parlando seriamente, essendomi rimasta in mente la sua interpretazione in Paper Towns, penso che il Light di Nat Wolff sarà più simile al Light bravo ragazzo di Masataka Kubota rispetto alla versione figo stronzo di Tatsuya Fujiwara. Hanno anche quasi la stessa camicia blu.




Anche se ammetto che non è male a fare la faccia da cattivo.


Il secondo ad aggiungersi al cast è stato Keith Stanfield, che vediamo nelle immagini sottostanti.





Chi è? Vi starete chiedendo? È Jeeg Robot?  Un terrorista dell'Isis? Un nuovo nemico di L?
E invece no, è lui L Lawliet nella versione americana, signore e signori!
Ok no, andiamoci piano.
La prima cosa che ho pensato quando ho visto l'attore, prima ancora che avessero rilasciato le immagini nel suo costume, è stato: L, hai dormito così male che le tue occhiaie si sono diffuse in tutta faccia?
Ma poi ho pensato, parlando stilisticamente (sì, parlo a te che ti stai chiedendo dov'è il mio L scalzo che si succhia il pollice accovacciato), che un attore nero in una maglietta bianca sarebbe stato un colore troppo contrastante, e Keith sembra essere più maturo dell'infantile L originale. Non riuscivo semplicemente a immaginare l'attore in quel costume, per cui l'ho immaginato invece come una specie di spacciatore anarchico che avesse uno stile più dark, e ho ipotizzato, vedendo anche altri scatti dell'attore, che avrebbe indossato una felpa nera come costume invece della maglietta bianca e jeans che sarebbero stati invece inappropriati per lui. E risultato ecco, che avevo detto?




Se abbiamo già avuto diversi L con diversi cambiamenti, dal L con la camicia, mocassini e i risvoltini della serie TV a L dai capelli biondi e blu del musical coreano, perché non possiamo avere un L vestito di nero alla Elliot di Mr Robot, un geniale hacker antisociale anarchico?



E a coloro che si lamentano del fatto che L non uscirebbe mai dal vivo ad una conferenza stampa dato il suo carattere riservato e diffidente, non è la maschera che indossa per nascondere la sua identità già segno della sua riservatezza? Non dice già il suo linguaggio del corpo che vedete nelle foto che ama tenersi da parte ed evitare gli altri?  Penso che egli rappresenti abbastanza bene la personalità di L.
Vediamo inoltre sul banco della conferenza stampa la targa della polizia di Seattle dove probabilmente è ambientata la storia, a differenza del manga giapponese che è ambientato nel Kanto a Tokyo. Perché proprio Seattle? E non Washington che è la capitale o New York? Forse perché Seattle fa assonanza con Kanto? Coincidenza o deduzione degna di L?
E finalmente siamo arrivati alla fatidica domanda, perché L è nero se era bianco?


Eh no, in realtà era un sangue misto. Perché allora Light è bianco se era giallo giapponese? (variante del giallo limone della Giotto.)
Già mi posso immaginare delle scene tra L e Light.

Io sono L.  

Perché sei così pallido Light? Sembra che tu abbia visto un fantasma.  

Così dopo per ripicca :

C-cosa? Uno shinigami?!
Perché sei così pallido L?  Sembra che tu abbia visto un fantasma.  
Beh, almeno lo sguardo da psicopatico lo sa fare.


Nel ruolo di Mia Sutton (sì Mia, come Mia di Pulp fiction), la versione americana di Misa Amane, abbiamo una semi-sconosciuta modella e attrice Margaret Qualley. Secondo me i produttori del film hanno pensato intorno a un tavolo come alla Yotsuba Corporation:
PRODUTTORE 1: Ci serve qualcuna per il ruolo di Misa, ehm cioè, volevo dire Mia Sutton, una modella e idol.
PRODUTTORE 2: Ce l'ho, ce l'ho! Margaret Qualley, anche lei è una modella no?
PRODUTTORE 1: Perfetto! Prendiamola! Produttore 2 sei un genio!


Abbiamo poi Shea Whigham nel ruolo di James Turner, il padre di Light Turner, per cui possiamo considerarlo come il contraltare di Soichiro Yagami. Già dalle foto dell'attore in giacca e cravatta sembra essere il tipico impiegato dell'FBI, e James suona come un comune nome americano da badass. Perfetto! L non deve nemmeno chiamarli dall'America per stalkerare Kira. Ok, no seriamente, come abbiamo visto dalle foto con L di prima, probabilmente lavorerà semplicemente nella polizia cittadina di Seattle come ispettore capo.


Paul Nakauchi, un attore americano di discendenza giapponese, ricoprirà invece la parte di Watari. A parte il fatto che appare sempre più giovane ad ogni trasposizione, dal settentanne del film 2006 al cinquantenne della serie TV 2015 al quarantenne di questo film 2017, (Watari, come fai? Insegnaci il segreto della giovinezza! Sarà una delle tue famosi invenzioni con cui ti sei arricchito?), Watari, il cui vero nome è Quillsh Wammy (da cui l'orfanotrofio Wammy House. E no, non era stato chiamato così a caso), era supposto essere l'unico bianco inglese nell'anime, è stato rappresentato invece in tutte le versioni live action da un attore giallo. Io mi dicevo, ok, si sono sbagliati, dai la prossima volta lo fanno bianco. E invece no. E allora mi dicevo, dai, è la versione giapponese, ci può stare un attore giapponese, se avessero fatto una versione americana avrebbero fatto un Watari caucasico inglese. E invece no. Pure in questa versione americana hanno dovuto inserire un attore asiatico giusto per il "political correctness". Hollywood è un cinema all'avanguardia!!1 Hollywood pensa all'integrazione del XXI secolo!1! Ne avessero beccato uno giusto.




Poi c'è stata la recente euforia del pubblico all'ultima notizia di Willem Dafoe nel ruolo di Ryuk, di cui sinceramente non capivo il motivo. Poi ho scoperto che ha interpretato il Goblin in Spiderman. Eh. Mi spiace deludervi ma se avreste letto meglio Bill darà semplicemente la voce a Ryuk, mentre Ryuk verrà costruito con la grafica 3D. Tutti si sono lamentati finora delle versioni giapponesi di Ryuk nelle trasposizioni cinematografiche e televisive perché la produzione giapponese non ha abbastanza soldi e capacità per fare gli effetti speciali al livello del cinema hollywoodiano. Beh, ora gli americani hanno la possibilità di dimostrarcelo, spero non ci deludano con una cazzata allo stile Asylum. La distanza tra me e la cornetta a Yotobi è breve.
Concludo allora l'articolo ripetendo la domanda. Se il fatto che Light Yagami che è giapponese, e quindi giallo, ora che diventa americano bianco è accettabile, allora perché L da sangue misto giallo-bianco (un quarto inglese, un quarto giapponese, un quarto russo, un quarto italo-francese) che ora diventa nero non è accettabile?
O Watari da bianco a giallo? O Misa Amane da bionda nell'anime a mora nel film e castana-roscia nella serie TV? Ma soprattutto, dove sono finiti i baffi di Soichiro Yagami?
Questo è un mistero che credo nemmeno L potrà risolvere (Forse Near e Mello sì? Aha, non ci sono nel film 2017).

Commenti

  1. Sei un genio, complimenti.

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  2. Non capisco perché hanno modificato i nomi... gli facevano così schifo? E poi odio il fatto che si vuole per forza americanizzare tutto. Cioè, capisco che a volte il regista o i produttori preferiscono modificare qualcosa (in generale) che è tratta da un'altra opera (spesso succede con i libri e qualche volta il risultato è anche migliore di quest'ultimo, per esempio mi è piaciuto molto di più il film di "The Shining/Shining" che il romanzo di Stephen King), ma non mi piace quando si vuole stravolgere così tanto un'opera del genere in questo modo. Non ha senso.

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    1. Comunque bell'articolo, mi piace! :)

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    2. Hey Hinarii! Sono contento che ti piaccia. Come ho scritto, essendo il film una produzione americana, la storia è ambientata in America così come i personaggi sono americani, e sarebbe stato strano se avessero avuto nomi giapponesi, facendo la stessa figura di Dragon Ball Evolution. In questo modo invece, adattando i nomi per farli suonare più inglesi, pur tenendo le giuste riserve verso questi cambiamenti, almeno sono credibili i personaggi!

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    3. Sì, beh, ma questo è ovvio, e aggiungerei: meno male che hanno cambiato i nomi, però non mi piace proprio l'idea di base. Death Note è ambientato in Giappone? Bene, allora ti prendi i soldi e lo giri lì il film, non in America che non c'entra niente. XD

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    4. Io comunque non ho visto Dragon Ball Evolution... e mi sento fortunata perché ne parlano tutti stra male XD

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  3. Ciao Davien, arrivo un po' in ritardo, e nel frattempo abbiamo tutti visto il film (l'hai visto, sì?), permettendoci di arricchire, o anche cambiare, le nostre opinioni riguardo alla scelta degli attori. Io penso che, di questi tempi, si faccia presto a gridare al whitewashing; un contesto diverso esige una nuova – ma coerente – narrazione: il tentativo c'è stato, ma ci siamo ritrovati con un Light talmente poco lucido che si prende davvero una cotta per Misa/Mia, e un mostro/shinigami Ryuk in trasferta a Seattle dal Giappone.
    Sarebbe bello smettere di pensare all’etnia degli attori, noi e gli altri, non supponendo educati piani di eterogeneità fine a se stessa. Noi qui non ci pensiamo, infatti la mia amica Clarabella è una mucca, ma mi viene in mente solo ora che ci pensando.
    Un caro saluto,
    Minni

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